9 Mag

Comunicato Stampa del 08-05-2015

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A proposito dell’occupazione del suolo pubblico.
A noi sembra che l’anarchia sia già imperante da molto tempo, basta fare un giro nelle zone più interessate, cioè quelle della movida, per rendersi conto che vere e proprie cataste di tavoli, sedie, le pericolose stufe a fungo con le relative bombole di gas GPL e ogni altro tipo di suppellettile occupano 24 ore su 24 il suolo pubblico e in alcuni casi tavoli e sedie sono coperti con orrendi teloni da camion deturpando gravemente e impunemente anche gli spazi antistanti storici luoghi di culto. La sera, poi, si assiste ad una sorta di oceano di tavoli che occupano superfici spesso molto superiori al permesso concesso dall’Amministrazione, ostacolando il transito ai mezzi di soccorso, alle auto e persino pedonale.
Addirittura in piazze storiche, e di recente riqualificate, le panche e i sedili pubblici vengono utilizzati a corredo dei tavoli dei locali impedendone di fatto l’utilizzo collettivo.
Noi riteniamo che tutto questo sia fattore di degrado della città.
Per questo, come Associazione, alcuni mesi or sono, abbiamo fatto delle proposte consegnandole agli assessori competenti, proposte contenute in un documento che riteniamo possa essere la base per la redazione di un regolamento per la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività di esercizio pubblico e svago nel centro urbano e in quel documento c’è anche la parte riguardante l’occupazione del suolo pubblico che cosi riassumiamo:
“……… gli orari non potranno superare le ore 24.00 dalla domenica al sabato e i tutti i prefestivi. In tale orario va compreso l’occupazione del suolo pubblico, laddove consentito dalle normative vigenti, con tavoli, sedie, ecc. , con lo sgombero degli stessi a fine orario. Tale orario non potrà essere in alcun modo derogato anche in occasione dell’organizzazione di eventi sia pubblici che privati (Notti bianche, sagre, concerti ecc ecc)…..”.
Noi riteniamo che il Centro Storico non debba più essere violentato da degrado, inquinamento acustico, non rispetto delle regole e dei diritti dei residenti.
Si possono coniugare business e rispetto dei diritti in un’ottica di sviluppo economico e sociale, con il contributo di tutti i soggetti interessati, ad iniziare dalla definizione dell’orario dei tavoli all’aperto più consono ad una Città civile e vivibile, rispettosa dei diritti collettivi e non più attenta solo agli interessi privati di pochi.
Come Associazione siamo molto preoccupati perché non vorremmo che i ritardi per la definizione di un regolamento che disciplini l’occupazione del suolo pubblico sia l’occasione per mantenere questo stato di cose e l’attuale deregulation a danno della fruibilità degli spazi pubblici per tutti i cittadini.
Il Presidente
Marcello Giovannetti

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